Principe Bar at Principe di Savoia

€€€
pettinatoPiazza della Repubblica, 17, Milano, MI, Italia

Una volta ogni tanto, concedersi un momento di puro comfort fa decisamente bene. E di comfort si tratta, sedere all’imponente banco del Principe Bar, il lobby bar dell’hotel Principe di Savoia, parte della collezione Dorchester: nel cuore della zona Repubblica, una delle istituzioni cittadine in tema d’accoglienza di lusso, coccole a cinque stelle e miscelazione classica. Come ogni grande albergo (e purtroppo come si vede troppo poco spesso), la proposta di cocktail storici è eseguita alla perfezione, con tanto di calici retrò e chips da leccarsi la punta delle dita.

La sala del Principe è uno spettacolo a sé, fatta di toni profondi, retroilluminazioni e sedute su cui sprofondare, prima ancora dei profumi di classe, dei sorsi raffinati e dell’atmosfera glitter che vi circonderà; quando il gotha della moda si riunirà qui per la fashion week, i nomi altisonanti faranno capolino e sentirete il suono di cento accenti diversi, potrete godere di un’esperienza alla Grande Gatsby con un Martini d’eccellenza di fronte voi. Una volta ogni tanto, che bene fa.

Bar simili a questo

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€€€
pettinatoVia Fiori Chiari, 1, Milano, MI, Italia

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MILANO AL MUSEO

Per gioco, per amore o per interesse personale, ciascuno di noi ha probabilmente provato, almeno una volta nella vita, a coltivare una collezione. La sensazione di portare avanti e custodire una raccolta, che sia monotematica o varia, alimentandola per consegnarla forse ai posteri. E magari sarà durata molto meno di quanto ci saremmo aspettati o avremmo desiderato.

Milano racchiude invece una serie di musei, fondazioni, collezioni private di totale unicità: dalle raccolte di famiglie nobili, agli studi di designer e architetti che hanno tramandato le loro idee e i loro progetti, fino alle pietre miliari della cultura della città o a veri e propri luoghi di riflessione e contemplazione, artistica o introspettiva. Che si tratti di quadri, oggetti o anche solo memorabilia, l’intera città è disseminata di occasioni per conoscere più a fondo animi preziosi. Basta solo trovare la porta giusta.

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MILANO E I SUOI PALAZZI

Lo sfarzo di sale affrescate, l’emozione di cortili e portici ad archi, le storie intrise di leggenda che hanno visto famiglie potenti intrecciarsi con sovrani e popolani. Milano fu centro di estrema importanza nel commercio e nella società fin dal MedioEvo, e regnanti e ricchi non persero tempo a costruirsi palazzi che ne dimostrassero l’importanza.

Scoprite allora un itinerario che vi porterà in giro per gli edifici storici, che in passato furono abitati da stirpi di valorosi, spesso poi caduti in rovina; altri ancora sono ancora di proprietà degli eredi, che con più cognomi e più interessi oggi dedicano i propri spazi privati alla valorizzazione della bellezza e del lavoro degli artisti moderni.

Perdetevi nelle immense sale da ballo, arrampicatevi sugli scaloni d’onore, percorrete i corridoi tappezzati per rivivere le atmosfere di tempi che furono, quando la brama di potere e il desiderio di cultura si fondevano in una sola, affascinante e pericolosa energia. E magari potrete chiedervi come sarebbe stato, se a vivere in quei giorni foste stati voi.

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MILANO DEI MIRACOLI

Lacrime, apparizioni, guarigioni: l’appiglio per chi crede e non ha null’altro, il dubbio per chi vuole capire di più, quando da capire c’è forse nulla. Miracoli a Milano si sono visti sin dai tempi della sua fondazione, e nel corso dei secoli le storie si sono moltiplicate.

I protagonisti sono stati dei più disparati: operai zoppi, poveri buoi, parroci con il mal di gola. A volte è un atto di speranza, altre la speranza di un atto. E anche per chi proprio non concepisce la possibilità di avvenimenti superiori, magari è una buona idea far visita in questi luoghi. Non si sa mai che si possa cambiare opinione.

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MILANO E LA PESTE

Non che i tempi moderni siano troppo migliori, a quanto pare. Ma a Milano si visse una delle epidemie più terrificanti della storia: la peste del 1630 avvolse la città in una nube di panico e morbo, che verrà come tutti sanno (perché lo saprete anche voi, ne siamo certi) raccontata da Alessandro Manzoni nel suo capolavoro (del quale conoscete il titolo, VERO?).

Inutile dirlo, Milano ne rimbalzò brillantemente, costruendo poi i propri fasti sulla capacità di reagire e rigenerarsi continuamente. Fanno però specie alcuni racconti che si rincorrono su quella che doveva essere la realtà del tempo, quando le credenze popolari, la paura e spesso l’ignoranza portarono ad avvenimenti incredibili e inquietanti.

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MILANO D’ARTE E CULTURA

Scrittori, musicisti, poeti, artisti. E scultori, filosofi, premi Nobel, letterati. Poi pittori, architetti. Sono tutti transitati almeno una volta nella propria vita a Milano, che ha saputo accoglierli e coccolarli. Qui sono passate le menti più geniali che la storia, italiana e non, ha potuto partorire, nutrendosi della rete sociale che la città ha da sempre favorito e stimolato.

Non sorprendetevi di fronte cose che avrete già sentito, non stupitevi nell’ascoltare storie che non avreste mai immaginato. L’arte, tutta, è così: non si vede, passa attraverso noi stessi e lascia un sorriso di incertezza, come a chiedervi: “Ma davvero si può?”. Certo che si può.

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MILANO CHE NON DIMENTICA

Tra il 18 e il 22 marzo 1848 il popolo milanese si lanciò in cinque giorni di ardore, successivamente noti come le cinque giornate di Milano. Furono messe in fuga, seppur temporaneamente, le truppe austriache che dominavano la città, dando un segnale decisivo circa il carattere e la determinazione dei cittadini.

Si susseguirono anni di tensione e moti, rincorse di piani futuri mescolate con le divergenze di una politica che ancora poteva chiamarsi tale. Malcontento e sogni, reazioni e progetti andavano intrecciandosi. Nelle crepe di un’Italia logora dalla Grande Guerra, si insinuò viscido il fascismo, preludio della devastazione della Seconda Guerra Mondiale.

Milano fu la città più pesantemente bombardata del nord Italia, e tra le più coinvolte nell’orrore delle deportazioni. La metà degli edifici fu colpita da una pioggia d’odio e bombe: quasi 200.000 sfollati, più di duemila morti. Restano testimonianze visibili e visitabili, perché dimenticare sarebbe un ulteriore gravissimo crimine.

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MILANO DA NON PERDERE

Mentiremmo, se vi dicessimo che da subito siamo stati folgorati dalla bellezza di Milano, una volta trasferiti qui, ognuno per i propri diversi e simili motivi. Non ha di certo il fulgore di altre città italiane e del mondo, quel respirare armonia che riempie gli occhi di cartoline e i polmoni di parole. Milano ha però l’innegabile estetismo del nascosto, una sequela impensabile di angoli e dettagli e storie che ci passano sotto il naso e che noi, esotici, miopi e troppo spesso assuefatti dallo stereotipo del grigiore meneghino, lasciamo scorrere senza apprezzare.