Tripstillery

€€
easyPiazza Alvar Aalto, Milano, MI, Italia

Sarà per gli arredi un po’ scandinavi (dato che là sanno il fatto loro), per la vetrata a tutta parete che dà sui grattacieli, come si fosse in una metropoli statunitense o degli emirati; ma qui sembra di essere ovunque tranne che a Milano, se non addirittura in una Milano del domani. Non dovrebbe esserci bisogno di presentazioni, dato che il progetto Tripstillery, aperto alla metà del 2022,  ha la firma di Flavio Angiolillo (il suo gruppo Farmily già conta i vari MaG, La Pusterla, Iter, 1930, Backdoor43) e Luca Vezzali, volto storico del bartending milanese; eppure l’idea è così nuova che bisogna vederla con i propri occhi.

Tripstillery è il primo bar con distilleria di Milano: in soldoni, si beve benissimo, si mangia benissimo e tanto perché non ci piace abbastanza andare in giro per banconi, ci si può anche produrre il proprio distillato, amaro, liquore, qualsiasi. L’ingresso è asciutto e minimalista, appena in fondo sbuca l’alambicco, che sembra stare lì per riposare e invece macina litri e sapori. Intorno è tutto mensole, piante e sedute, grondanti la comunicazione irriverente e brillante divenuta marchio di fabbrica del gruppo. Per accomodarvi all’interno dalla mattina a notte fonda, o per una boccata d’aria nel dehor che fa tanto business district: il posticino è di quelli che vanno sempre bene (di certo sempre bere, è il caso di dirlo). Have a good trip. 

Bar simili a questo

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Bioesserì

€€
easyVia Amerigo Vespucci, 11, Milano, MI, Italia
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Clèr

culturale, easyVia Bressanone, 8, Milano, MI, Italia
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Dry Milano

€€
pettinatoVia Solferino, 33, Milan, Metropolitan City of Milan, Italy
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[Cà-Ri-Co]

€€
easyVia Savona, 1, Milan, Metropolitan City of Milan, Italy
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Iter

easyIter, Via Mario Fusetti, Milan, Metropolitan City of Milan, Italy
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Ceresio 7

€€€
pettinatoVia Ceresio, 7, Milan, Metropolitan City of Milan, Italy
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Lacerba

easy, vintageVia Orti, 4, Milan, Metropolitan City of Milan, Italy
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Barba

€€
easyVia S. Gregorio, 40, Milan, Metropolitan City of Milan, Italy

Itinerari nelle vicinanze

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MILANO AL MUSEO

Per gioco, per amore o per interesse personale, ciascuno di noi ha probabilmente provato, almeno una volta nella vita, a coltivare una collezione. La sensazione di portare avanti e custodire una raccolta, che sia monotematica o varia, alimentandola per consegnarla forse ai posteri. E magari sarà durata molto meno di quanto ci saremmo aspettati o avremmo desiderato.

Milano racchiude invece una serie di musei, fondazioni, collezioni private di totale unicità: dalle raccolte di famiglie nobili, agli studi di designer e architetti che hanno tramandato le loro idee e i loro progetti, fino alle pietre miliari della cultura della città o a veri e propri luoghi di riflessione e contemplazione, artistica o introspettiva. Che si tratti di quadri, oggetti o anche solo memorabilia, l’intera città è disseminata di occasioni per conoscere più a fondo animi preziosi. Basta solo trovare la porta giusta.

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MILANO E I SUOI PALAZZI

Lo sfarzo di sale affrescate, l’emozione di cortili e portici ad archi, le storie intrise di leggenda che hanno visto famiglie potenti intrecciarsi con sovrani e popolani. Milano fu centro di estrema importanza nel commercio e nella società fin dal MedioEvo, e regnanti e ricchi non persero tempo a costruirsi palazzi che ne dimostrassero l’importanza.

Scoprite allora un itinerario che vi porterà in giro per gli edifici storici, che in passato furono abitati da stirpi di valorosi, spesso poi caduti in rovina; altri ancora sono ancora di proprietà degli eredi, che con più cognomi e più interessi oggi dedicano i propri spazi privati alla valorizzazione della bellezza e del lavoro degli artisti moderni.

Perdetevi nelle immense sale da ballo, arrampicatevi sugli scaloni d’onore, percorrete i corridoi tappezzati per rivivere le atmosfere di tempi che furono, quando la brama di potere e il desiderio di cultura si fondevano in una sola, affascinante e pericolosa energia. E magari potrete chiedervi come sarebbe stato, se a vivere in quei giorni foste stati voi.

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MILANO DEI MIRACOLI

Lacrime, apparizioni, guarigioni: l’appiglio per chi crede e non ha null’altro, il dubbio per chi vuole capire di più, quando da capire c’è forse nulla. Miracoli a Milano si sono visti sin dai tempi della sua fondazione, e nel corso dei secoli le storie si sono moltiplicate.

I protagonisti sono stati dei più disparati: operai zoppi, poveri buoi, parroci con il mal di gola. A volte è un atto di speranza, altre la speranza di un atto. E anche per chi proprio non concepisce la possibilità di avvenimenti superiori, magari è una buona idea far visita in questi luoghi. Non si sa mai che si possa cambiare opinione.

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MILANO E LEONARDO

L’Uomo Universale, il genio che dipinse, scolpì, costruì, progettò, sconvolse e vide oltre. Leonardo da Vinci a Milano sostò eccome (1482-1499), in una finestra di vita che gli bastò per realizzare giusto una manciata di opere destinate a segnare la cultura dell’umanità. Ci era arrivato in realtà come messo, inviato da Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze, per omaggiare Ludovico il Moro con il suono di una lira progettata da Leonardo stesso (perché sì, era anche un più che discreto musicista). Rimase in quella che allora era una delle più popolose città d’Europa per dodici anni: l’assurdo capolavoro del Cenacolo rimane senza dubbio la traccia più celebre del suo passaggio qui, ma da Vinci ha disseminato per Milano svariati tasselli che contribuiscono a comporre il rompicapo della sua vita.

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MILANO FUORI LUOGO

Ogni volta che vi verrà da pensare, come troppo spesso molti fanno, a quanto Milano sia diventata ormai solo business e schiscetta, date un occhio qui. Perché in mezzo ai grattacieli di Gae Aulenti e il delirio dello struscio in Galleria, negli spazi che il logorìo della vita moderna ha lasciato intatti, potreste trovare degli scampoli di paradiso che vi riporteranno a mille chilometri più lontano, oppure angoli, palazzi e strade che niente hanno a che fare con la città.

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MILANO ROMANA

Mediolanum, che i più romantici ritengono significare “coperta per metà da lana”: come la scrofa che Belloveso il Celto trovò proprio qui, e prese per segno divino, tanto da onorare l’apparizione fondando la città, a metà del 500 a.C. I più prosaici raccontano invece del significato “terra di mezzo”, perché effettivamente Milano era, all’epoca, nel mezzo del niente ma a metà tra nord Europa e Roma. Snodo fondamentale, quindi, per mercati, eserciti, anime.

Nel 222 a.C. venne conquistata da quei simpaticoni dei Romani, che la renderanno progressivamente uno dei centri più amati e vivi del regno. Quasi cinquecento anni dopo, nel 285 d.C., Milano sarà nominata capitale dell’Impero Romano d’Occidente: fu qui, per dirne una, che nel 313 Costantino promulgò il suo editto, che permetteva a chiunque di professare qualsiasi religione desiderasse. Non mica fuffa.

Certo non come altrove, ma i resti romani sono ben presenti a Milano, che li custodisce e li racconta con la sua consueta sobrietà. Date uno sguardo alla dimora degli Imperatori, o andate a salutarli per l’ultima volta dove andavano a riposare per l’eternità.

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MILANO D’ARTE E CULTURA

Scrittori, musicisti, poeti, artisti. E scultori, filosofi, premi Nobel, letterati. Poi pittori, architetti. Sono tutti transitati almeno una volta nella propria vita a Milano, che ha saputo accoglierli e coccolarli. Qui sono passate le menti più geniali che la storia, italiana e non, ha potuto partorire, nutrendosi della rete sociale che la città ha da sempre favorito e stimolato.

Non sorprendetevi di fronte cose che avrete già sentito, non stupitevi nell’ascoltare storie che non avreste mai immaginato. L’arte, tutta, è così: non si vede, passa attraverso noi stessi e lascia un sorriso di incertezza, come a chiedervi: “Ma davvero si può?”. Certo che si può.

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MILANO DA NON PERDERE

Mentiremmo, se vi dicessimo che da subito siamo stati folgorati dalla bellezza di Milano, una volta trasferiti qui, ognuno per i propri diversi e simili motivi. Non ha di certo il fulgore di altre città italiane e del mondo, quel respirare armonia che riempie gli occhi di cartoline e i polmoni di parole. Milano ha però l’innegabile estetismo del nascosto, una sequela impensabile di angoli e dettagli e storie che ci passano sotto il naso e che noi, esotici, miopi e troppo spesso assuefatti dallo stereotipo del grigiore meneghino, lasciamo scorrere senza apprezzare.